L’analisi di materialità è uno strumento utile per le PMI?

Intervista a Laura Savoia, partner, Ventitrenta SB

L’analisi di materialità è un processo attraverso il quale le imprese hanno l’opportunità di identificare e prioritizzare gli aspetti – economici, sociali e ambientali – che più significativamente incidono sulla loro capacità di generare valore nel tempo. Viene implementato generalmente dalle imprese di più grandi dimensioni nell’ambito dei processi di rendicontazione di sostenibilità e, sempre più spesso da queste, utilizzato come strumento a supporto delle loro scelte strategiche.

Non si conoscono molte esperienze di aziende di piccole e medie dimensioni che hanno implementato un processo di analisi di materialità. La nostra esperienza ci dice, tuttavia, che quando questa tipologia di aziende decide di implementare tale processo, e lo fa seriamente, ottiene risultati molto interessanti. Ne discutiamo con Laura Savoia, esperta di sostenibilità e innovazione sociale, e partner di Ventitrenta SB.

Ritieni che l’analisi di materialità possa essere uno strumento utile per le piccole e medie imprese?

Direi di sì, soprattutto se vissuto come un’occasione di approfondimento e sintesi dei punti di vista più significativi interni ed esterni all’azienda.

Indipendentemente dal fatto che si realizzi nell’ambito del più ampio processo di rendicontazione di sostenibilità, questo strumento può essere utile per ragionare sui rischi e sulle opportunità e riuscire, duque, a definire le priorità strategiche in modo più consapevole e meno autoreferenziale.

Un numero sempre più elevato di studi evidenzia come anche le piccole e medie imprese, sotto la spinta in primis dei propri clienti, ma anche in senso più ampio delle dinamiche di business, siano attive nell’integrare la sostenibilità all’interno del proprio contesto operativo. In molti casi, la sostenibilità è già nel modus operandi di molte di queste aziende, parte ed espressione del contesto territoriale in cui agiscono, orientate all’eccellenza del prodotto, attente ai propri collaboratori considerati alla stregua di una famiglia allargata. Le PMI tuttavia hanno difficoltà a gestire il tema in modo strategico e, spesso, non riescono a rendicontare e comunicare all’esterno questi comportamenti e quindi, da un lato, a rendere efficiente ed efficace il loro impegno, dall’altro, a valorizzarlo cogliendo così a pieno le opportunità che possono scaturirne.

Implementare un processo di analisi di materialità può consentire alle imprese di piccole dimensioni, così come alle grandi, di comprendere meglio e in modo integrato lo scenario all’interno del quale operano e di focalizzare l’attenzione sugli ambiti che emergono come di maggiore rilevanza, valorizzando così i risultati del loro operare. Allo stesso tempo, gli output del processo di analisi di materialità, forniscono all’impresa indicazioni importanti sul piano della comunicazione e della relazione consentendo loro di valorizzare il loro impegno sia internamente che esternamente.

Quanto è impegnativo implementare un processo di analisi di materialità per una PMI?

Il processo di analisi di materialità è piuttosto articolato. Tuttavia, le dimensioni ridotte dell’azienda contribuiscono a renderlo realizzabile con un impegno tutto sommato contenuto. Due sono le fasi di maggiore complessità per una PMI: quella iniziale, che prevede che, attraverso un’accurata analisi di contesto, vengano identificate le tematiche potenzialmente materiali per l’azienda e per il suo business e, quella che prevede il coinvolgimento degli stakeholder (interni ed esterni) nel processo di prioritizzazione delle tematiche identificate.

Con riferimento all’identificazione dei temi, esistono ormai diverse modalità riconosciute al livello internazionale che possono essere di supporto all’impresa, anche in assenza di competenze e risorse per poter sviluppare tale analisi in autonomia. Utilizzare ad esempio le dimensioni proposte dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) come riferimento può senz’altro essere una strada. Gli obiettivi delle Nazioni Unite hanno infatti il merito di promuovere un approccio integrato alle tre dimensioni della sostenibilità e prevedono un ruolo attivo per tutti.

Con riferimento al coinvolgimento degli stakeholder, se è vero che le PMI hanno verosimilmente meno risorse da mettere in campo per questo tipo di attività, è altrettanto vero che, molto probabilmente, esse hanno rapporti più “stretti” con i loro stakeholder, o almeno con quelli più rilevanti. All’azienda probabilmente basterà inserire il confronto sui temi che emergeranno come rilevanti dall’analisi di contesto nell’ambito delle già esistenti e numerose occasioni di dialogo e interazione con gli stakeholder.

Che suggerimento ti senti di dare a una PMI che decide, per la prima volta, di implementare un processo di analisi di materialità?

Darei tre suggerimenti. Il primo è più che altro di approccio: questo processo è tanto più utile quanto più si tiene a mente la sua finalità (utilità a livello strategico). Dunque focus sulle motivazioni e sull’obiettivo e meno sull’esercizio dettato dalla necessità di adempiere all’esigenza di rendicontare, per altro non obbligatoria per le PMI.

In secondo luogo, tutto è migliorabile con il tempo. L’importante è iniziare cercando di ragionare in modo integrato rispetto alle strategie, ma anche agli altri processi aziendali provando ove possibile a massimizzare le sinergie. Solo a titolo di esempio, il processo di analisi di materialità molto si avvicina con quanto richiesto nell’implementazione dei sistemi di gestione in compliance con le nuove norme ISO (analisi di contesto e delle parti interessate).  Cercando di cogliere lo spirito che sottende i relativi processi, sarà molto semplice integrare evitando inutili e costose duplicazioni.

Seppure il processo di analisi di materialità può essere molto utile indipendentemente dall’attività di reporting, è evidente che quest’ultima, oltre ad essere molto importante sia a fini gestionali che di comunicazione, può rafforzare, fornendo input interessanti il processo di analisi di materialità stesso. Qualora si decidesse di andare nella direzione di produrre dei documenti di rendicontazione del profilo di sostenibilità dell’azienda, sarà importante  impostare il tutto come un unico percorso e non come tanti processi che procedono parallelamente.

Vuoi aggiungere altro per concludere?

Semplicemente mi sento di esortare le PMI a sperimentare e sperimentarsi nell’ambito del processo di analisi di materialità. Può essere molto utile, soprattutto per avere delle chiavi di lettura interessanti e utili nella gestione del proprio business, non solo guardando all’oggi ma ragionando della sostenibilità dell’azienda nel lungo periodo.