Introduzione
Ci sono molti modi per definire l’impegno delle aziende che decidono di includere nel proprio business anche la dimensione sociale e ambientale, oltre a quella economica. Il più efficace, però, è proprio “sostenibilità d’impresa”. Perché è chiaro, preciso e rimanda immediatamente al concetto di sviluppo sostenibile, così come precisato dall’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Agenda 2030) e dai correlati Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS o SDGs, in inglese). Dentro questi obiettivi ci sono tutte le priorità di livello internazionale: salvaguardia dell’ambiente, lotta alla povertà e alla fame, sradicamento delle disuguaglianze.
Un riferimento così forte alle sfide globali è importante non solo per aziende di grandi dimensioni e con una forte presenza internazionale, ma anche per quelle più piccole, che operano prevalentemente nel contesto nazionale o locale. Perché ogni impresa, indipendentemente dalle dimensioni e dagli ambiti di attività, è inserita all’interno di un sistema sempre più globalizzato, che impatta e da cui viene impattata. E le risorse che utilizza, in particolare quelle naturali, appartengono ad un unico pianeta, che tutti dobbiamo impegnarci a salvaguardare.
I numeri della sostenibilità d’impresa:
gli executive che ritengono importante integrare la sostenibilità nel business
le aziende che hanno formalizzato una strategia di sostenibilità
le aziende che dichiarano che l’impegno in ottica di sostenibilità genera profitto
gli executive di società di investimento che considerano rilevanti le performance di sostenibilità
Scegliere la sostenibilità
L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo, pur generando da più fronti delle aspettative di azione immediata, spingono le aziende a ragionare in una prospettiva di lungo periodo, sostenendo un vero e proprio cambiamento culturale nel mondo imprenditoriale. Negli OSS, le imprese possono trovare anche preziose indicazioni operative sul come orientare il proprio business nella giusta direzione.
Una precisazione, quando parliamo di sostenibilità d’impresa, parliamo di qualcosa di volontario, che l’azienda mette in campo al di là del raggiungimento della compliace normativa. La domanda però è: può essere volontario qualcosa che rappresenta la chiave del successo per un’impresa?
La sostenibilità in 5 domande e risposte
1. Cos’è la “sostenibilità d’impresa”?
La sostenibilità può essere definita come l’insieme di quelle politiche aziendali che permettono a un impresa di perseguire una combinazione virtuosa delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile. Grazie alla sostenibilità diventa possibile integrare nella strategia, nei processi e nei prodotti del business anche considerazioni ambientali e sociali. L’obiettivo è chiaro: generare valore in una prospettiva di lungo periodo.
Condurre il proprio business in modo sostenibile significa, prima di tutto, gestire in modo efficiente e strategico le risorse a disposizione, che siano naturali, finanziarie, umane o relazionali. In questo modo si genera valore per l’impresa e si ha la possibilità di contribuire alla crescita, al miglioramento e allo sviluppo socio-economico delle comunità in cui l’azienda opera e degli attori che compongono la sua catena del valore.
2. In che modo si può attuare la sostenibilità d’impresa?
Per condurre il proprio business in modo sostenibile, l’impresa deve trovare soluzioni innovative che le permettano di comprendere e dare risposta alla complessità del contesto in cui opera. Inoltre, deve tessere una relazione strutturata e costante con i propri stakeholder. Solo in questo modo potrà muoversi lungo una direttrice che coniuga crescita economica, sviluppo sociale e salvaguardia del patrimonio naturale. Per riuscirci, però, è fondamentale che adotti un approccio sistemico, inclusivo e trasparente, che sviluppi un forte orientamento all’innovazione e migliori la sua capacità di misurare le decisioni di business analizzando tutti gli impatti (economici e non) che esse determinano, nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
3. Quali sono gli elementi base di un approccio sostenibile?
Il primo elemento da tenere in considerazione riguarda i valori e il modello di governance dell’impresa. Entrambi, infatti, devono integrare i principi della sostenibilità.
Un secondo elemento, invece, riguarda la sostenibilità del prodotto (o servizio) durante il ciclo di vita, in linea con i principi dell’economia circolare.
Il terzo elemento può essere identificato nella dimensione operativa, ovvero dell’integrazione dei principi di sostenibilità all’interno dei processi di business. La sostenibilità è trasversale a tutte le funzioni e a tutti i processi aziendali poiché riguarda non solo “cosa l’azienda fa” ma anche il “modo in cui lo fa”.
Un ulteriore elemento è connesso alla capacità dell’azienda di giocare il ruolo di “attore di sviluppo”. Le imprese, infatti, sono responsabili del loro impatto sulla società e, allo stesso tempo, hanno l’opportunità di contribuire alla creazione di un modello di sviluppo sostenibile. In questo senso, operare in modo sostenibile, non significa solo “fare meno di qualcosa di negativo” (es. inquinare meno, produrre meno rifiuti, ecc.) ma promuovere lo sviluppo del contesto in cui si opera.
Gli ultimi due elementi di base della sostenibilità d’impresa sono senz’altro legati alla gestione del rapporto con gli stakeholder e alla capacità di misurazione e rendicontazione delle performance e degli impatti generati.
Per essere realmente praticata, la sostenibilità d’impresa deve entrare a far parte della cultura aziendale. Molto spesso, tuttavia, la creazione di una cultura aziendale orientata alla sostenibilità d’impresa, passa per il consolidamento all’interno dell’azienda di pratiche sostenibili. Per questa ragione è importante che, pur in assenza di una cultura aziendale segnatamente orientata alla sostenibilità, le aziende intraprendano un percorso, fatto spesso di piccoli passi, che porti a integrare la sostenibilità nel proprio modo di operare, gettando così le basi per una reale trasformazione della cultura dell’azienda in ottica di sostenibilità. È innegabile tuttavia che il commitment dei vertici dell’impresa sia di grande importanza per attivare la trasformazione necessaria a rendere un’impresa realmente sostenibile.
4. Perché per le imprese è importante la sostenibilità?
La risposta è semplice: perché conviene.
Le aziende che s’impegnano a integrare la sostenibilità all’interno del proprio modello di business possono ottenere molteplici vantaggi. Innanzitutto, attraverso lo sviluppo di strategie e pratiche sostenibili aumenta l’efficienza delle attività e dei processi aziendali. Tutte le risorse vengono utilizzate in maniera più razionale, si riducono gli sprechi e quindi i costi. L’azienda acquisisce inoltre una migliore capacità di gestione dei rischi, una maggiore comprensione del mercato con importanti effetti in termini di capacità d’innovazione. Implementare politiche di sostenibilità d’impresa, inoltre, ha effetti significativi in termini di incremento della reputazione dell’azienda e del capitale intangibile con impatti rilevanti sul miglioramento del clima interno e attrattività per la forza lavoro.
Ovviamente ci sono due condizioni essenziali perché questo avvenga: è necessario avere una prospettiva di medio-lungo periodo e fare le cose sul serio!
5. Quali sono le sfide della sostenibilità?
Negli ultimi decenni un numero sempre crescente d’imprese ha iniziato a lavorare al fine di integrare la sostenibilità nel proprio modello di business. I risultati raggiunti sono interessanti, sia in termini di output e outcome che di elaborazione di strumenti manageriali a supporto di questa attività.
Ci sono una serie di sfide “manageriali” che si trovano ad affrontare coloro che si occupano di sostenibilità d’impresa. Le principali sono:
rendere effettivo e misurabile il contributo delle imprese al raggiungimento degli SDGs
implementare politiche e strategie di stakeholder engagement efficaci
gestire in maniera sostenibile la catena di fornitura
tutelare e promuovere i diritti umani nelle attività di business e attraverso le stesse